Letras | Rondando tu esquina

Letras: il tango e le sue parole  “Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.
La  lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”

Rondando tu esquina Tango

Música: Charlo
Letra: Enrique Cadícamo

Esta noche tengo ganas de buscarla,
de borrar lo que ha pasado y perdonarla.
Ya no me importa el qué dirán
ni de las cosas que hablarán…
¡Total la gente siempre habla!
Yo no pienso más que en ella a toda hora.
Es terrible esta pasión devoradora.
Y ella siempre sin saber,
sin siquiera sospechar
mis deseos de volver…

¿Qué me has dado, vida mía,
que ando triste noche y día?
Rondando siempre tu esquina,
mirando siempre tu casa,

y esta pasión que lastima,
y este dolor que no pasa.
¿Hasta cuando iré sufriendo
el tormento de tu amor?

Este pobre corazón que no la olvida
me la nombra con los labios de su herida
y ahondando más su sinsabor
la mariposa del dolor
cruza en la noche de mi vida.
Compañeros, hoy es noche de verbena.
Sin embargo, yo no puedo con mi pena
y al saber que ya no está,
solo, triste y sin amor
me pregunto sin cesar.

In giro per il tuo angolo (di strada)Tango

Musica: Charlo
Testo: Enrique Cadícamo

Questa sera ho voglia di cercarla,
di cancellare il passato e perdonarla.
Non m’importa più cosa diranno
né di cosa parleranno…
Comunque vada la gente sempre parla!
Io penso solo a lei tutte le ore.
È terribile questa passione divoratrice.
E Lei sempre senza saperlo,
senza nemmeno sospettare
mie desideri di tornare…

Cosa mi hai dato, dita mia,
che sono triste notte e giorno?
In giro per il tuo angolo (di strada)
guardando sempre casa tua,
e questa passione che ferisce,
e questo dolore che non passa.
Fino a quando soffrirò
il tormento del tuo amore?

Questo povero cuore non la dimentica
la nomina con le labbra della sua ferita
e sprofondando nel dispiacere
la farfalla del dolore
attraversa la notte della mia vita.
Compagni oggi è serata di festa.
Nonostante non ce la faccio con mi pena
e al sapere che già non c’è,
solo, triste y senza amore mi domando di continuo.