Letras | Fueron tres años

Letras: il tango e le sue parole  “Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.
La  lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”

Fueron tres años Tango

Música y Letra: Juan Pablo Marín

No me hablas, tesoro mío,
no me hablas, ni me has mirado.
Fueron tres años, mi vida,
tres años muy lejos de tu corazón.
¡Hablame, rompé el silencio!
¿No ves que me estoy muriendo?
Y quítame este tormento,
porque tu silencio ya me dice adiós.
¡Qué cosas que tiene la vida!
¡Qué cosas tener que llorar!
¡Qué cosas que tiene el destino!
Será mi camino: sufrir y penar.
Pero deja que bese tus labios,
un solo momento y después me voy;
y quítame este tormento,
porque tu silencio ya me dice adiós.
Aún tengo fuego en los labios,
del beso de despedida.
¿Cómo pensar que mentías,
si tus negros ojos lloraban por mí?
¡Hablame, rompé el silencio!
¿No ves que me estoy muriendo?
Y quítame este tormento,
porque tu silencio ya me dice adiós

Furono tre anni  Tango

Musica e Testo: Juan Pablo Marín

Non mi parli, tesoro mio,
non mi parli, né mi hai guardato.
Furono tre anni, vita mia,
tre anni molto lontani dal tuo cuore.
Parlami, rompi il silenzio!
Non vedi che sto morendo?
E toglimi questo tormento,
perché il tuo silenzio ormai mi dice addio.
Quante cose che ha la vita!
Quante cose che fanno piangere!
Quante cose che ha il destino!
Sarà il mio cammino: soffrire e penare.
Però lascia che baci le tue labbra,
un solo momento, e dopo vado via;
e toglimi questo tormento,
perché il tuo silenzio ormai mi dice addio.
Ancora ho il fuoco sulle labbra,
del bacio dell’addio.
Come pensare che mentivi,
se i tuoi occhi neri piangevano per me?
Parlami, rompi il silenzio!
Non vedi che sto morendo?
E toglimi questo tormento,
perché il tuo silenzio ormai mi dice addio.