Letras: il tango e le sue parole | Mandria
“Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.
La lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”
Mandria Tango
Música: Juan Carlso Rodríguez
Letra: Juan Miguel Velich; Francisco Brancatti
Tome mi poncho…
No se aflija…
¡Si hasta el cuchillo se lo presto!
Cite, que en la cancha que usté elija he de dir y en fija
no pondré mal gesto.
Yo con el cabo ‘e mi rebenque
tengo ‘e sobra pa’ cobrarme…
Nunca he sido un maula, ¡se lo juro!
y en ningún apuro
me sabré achicar.
Por la mujer,
creamé, no lo busqué…
Es la acción
que le viché
al varón
que en mi rancho cobijé…
Es su maldad
la que hoy me hace sufrir:
Pa’ matar
o pa’ morir
vine a pelear
y el hombre ha de cumplir.
Pa’ los sotretas de su laya
tengo güen brazo y estoy listo… Tome… Abaraje si es de agaya,
que el varón que taya
debe estar previsto.
Esta es mi marca y me asujeto.
¡Pa ‘ qué pelear a un hombre mandria! Váyase con ella, la cobarde…
Dígale que es tarde
pero me cobré
Mandria Tango
Musica: Juan Carlso Rodríguez
Testo: Juan Miguel Velich; Francisco Brancatti
Prendi il mio poncho…
non ti preoccupare,
Sì, ti do anche il mio coltello!
Fissa un appuntamento e dimmi quale campo hai scelto,
gli ho detto, e di sicuro rispetterò l’impegno.
Io con il manico della mia frusta
da te ho da prenderne in abbondanza…
Non sono mai stato un codardo, te lo giuro!
E nessuna difficoltà potrà impaurirmi.
Non è per la mia donna,
credimi, che ho cercato lo scontro…
è per l’azione che ho visto compiere
a quell’uomo che
ha vissuto con me nel rancio.
E’ la sua malvagità
quel che adesso mi fa soffrire.
Deve venire a battersi
per uccidermi o per morire,
è questo che l’uomo deve fare.
Per le canaglie della sua risma
ho un buon braccio e sono veloce…
Prendi! Parati se hai coraggio,
(dai colpi della frusta)
perché l’uomo che taglia (che ha il coltello)
deve sempre essere pronto in anticipo.
Questo è il mio marchio
Il segno fatto (con la frusta)
e mi adatto (son capace di combattere
con la frusta contro una persona che ha il coltello)
Perché devo battermi con un vile?
Che se ne vada con lei, con la vigliacca…
Dille che è tardi però io ho riscattato
Il mio onore.
Un ringraziamento a La Milonga Di Alvin per la gentile possibilità di condivisone.