Letras: il tango e le sue parole | Tormenta

“Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.

La  lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”

Tormenta (Tango)

Música y Letra: Enrique Santos Discepolo

¡Aullando entre relámpagos,  perdido en la tormenta de mi noche interminable, ¡Dios! busco tu nombre…
No quiero que tu rayo me enceguezca entre el horror, porque preciso luz para seguir…
¿Lo que aprendí de tu mano no sirve para vivir?
Yo siento que mi fe se tambalea, que la gente mala, vive ¡Dios! mejor que yo…

Si la vida es el infierno y el honrao vive entre lágrimas, ¿cuál es el bien…
del que lucha en nombre tuyo, limpio, puro?… ¿para qué?…

Si hoy la infamia da el sendero y el amor mata en tu nombre, ¡Dios!, lo que has besao…
El seguirte es dar ventaja y el amarte sucumbir al mal.

No quiero abandonarte, yo, demuestra una vez sola que el traidor no vive impune, ¡Dios! para besarte…

Enséñame una flor que haya nacido el esfuerzo de seguirte, ¡Dios!
Para no odiar al mundo que me desprecia, porque no aprendo a robar…
Y entonces de rodillas, hecho sangre en los guijarros moriré con vos, ¡feliz, Señor!

Tempesta   (Tango)

Música e testo: Enrique Santos Discepolo

Urlando in mezzo ai lampi, perso nella  tempesta  della mia notte interminabile, Dio , cerco il tuo nome..

Non voglio che il tuo raggio mi accechi nell’orrore, perché ho bisogno di luce per continuare….

Quello che ho imparato da te non serve per vivere? Sento che la mia fede traballa,
che la gente malvagia vive, Dio , meglio di me..
Se la vita è l’inferno e l’onesto vive in lacrime, qual è il bene… di chi lotta nel tuo nome,
pulito, puro?… Per che cosa?

Se oggi l’infamia paga e l’amore uccide nel tuo nome, Dio , quello che hai baciato….
ed il seguirti è dar vantaggio e l’amarti soccombere al male.

Non voglio abbandonarti, io, dimostra una sola volta che il traditore non vive impunito, Dio, per baciarti.. indicami un fiore che sia nato
dallo sforzo di seguirti, Dio,  per non odiare il mondo che mi disprezza, perché non imparo a rubare….
E allora fatte sanguinare le ginocchia sui sassi, morirò con te, felice, Signore!

Un ringraziamento a La Milonga Di Alvin  per la gentile possibilità di condivisone.