Letras | Ventarrón
Letras: il tango e le sue parole “Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.
La lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”
Ventarrón Tango
Música: Pedro Maffia
Letra: José Horacio Staffolani
Por tu fama, por tu estampa,
sos el malevo mentado del hampa;
sos el más taura entre todos los tauras,
sos el mismo Ventarrón.
¿Quién te iguala por tu rango
en las canyengues quebradas* del tango,
en la conquista de los corazones,
si se da la ocasión?
Entre el malevaje,
Ventarrón a vos te llaman…
Ventarrón, por tu coraje,
por tus hazañas todos te aclaman…
A pesar de todo,
Ventarrón dejó Pompeya
y se fue tras de la estrella
que su destino le señaló.
Muchos años han pasado
y sus guapezas y sus berretines
los fue dejando por los cafetines
como un castigo de Dios.
Solo y triste, casi enfermo,
con sus derrotas mordiéndole el alma,
volvió el malevo buscando su fama
que otro ya conquistó.
Ya no sos el mismo,
Ventarrón, de aquellos tiempos.
Sos cartón para el amigo
y para el maula un pobre cristo.
Y al sentir un tango
compadrón y retobado,
recordás aquel pasado,
las glorias guapas de Ventarrón.
*quebradas: spezzate, con riferimento alla posizione quebrada.
La quebrada è una postura, dove viene spezzato l’asse, che si utilizza nei cortes.
I cortes sono letteralmente dei tagli, nella camminata per esempio, che si propongono improvvisamente per realizzare in quel momento qualche abbellimento al tango.
Storicamente, corte y quebrada furono i movimenti che portarono i settori più conservatori ad accusare il tango di indecenza e immoralità.
Ventarrón Tango
Musica: Pedro Maffia
Testo: José Horacio Staffolani
Per la tua fama, per il tuo aspetto,
sei chiamato malandrino dal crimine organizzato,
sei il più audace tra gli audaci,
sei proprio tu Ventarròn.
Chi ti pareggia nel tuo ruolo
nei canyengue spezzati* del tango,
nella conquista dei cuori,
se ti si da’ l’occasione ?
Nelle riunioni malandrine,
Ventarròn a voce ti chiamano…
Ventarròn, per il tuo coraggio,
per le tue prodezze ti acclamano…
Col dispiacere di tutti
Ventarròn lasciò Pompeya
e se ne andò attraverso la stella
che il suo destino gli indicò.
molti anni sono passati
e le sue gesta da guappo e le sue ostinazioni
le lasciò per i caffè
come un castigo di Dio.
Solo e triste, quasi intermo,
con l’anima affranta per le sue sconfitte,
tornò il malandrino cercando la sua fama
che un altro ormai aveva già conquistato.
Ormai non sei più lo stesso
di quei tempi, Ventarròn.
Sei un tonto per l’amico
e per il pusillanime un povero cristo.
E al sentire un tango
compadròn e ribelle
ricorderai quel passato,
le glorie guappe di Ventarròn