Letras: il tango e le sue parole | La Mulateada

“Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.

La  lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”

La Mulateada  Milonga

Mùsica: Julio Eduardo Del Puerto
Letra:  Carlos Pesce

Están de fiesta, en la calle larga
Los mazorqueros de Monserrat,
Y entre las luces de las antorchas
bailan los negros de La Piedad.
Se enlaza Pancho, rey del candombe
con la mulata más Federal,
Y en los cuarteles de la Recova
Sueña el mulato sentimental.

Baila mulata linda
Bajo la luna llena,
Que al chi qui chi, del chinesco
Canta el negro del tambor.
Baila mulata linda
De la divisa roja,
Que están mirando los ojos
De nuestro Restaurador.

Ya esta servida la mazamorra
Y el chocolate tradicional,
Y el favorito plato de locro
Que ha preparado un buen Federal.
Y al son alegre de tamboriles
Los novios van a la Concepción,
Y al paso brinda la mulateada
Por la más santa Federación.

La Mulateada  Milonga

Musica: Julio Eduardo Del Puerto
Testo: Carlos Pesce

Fanno festa  nella strada lunga
i mazorqueros di Montserrat.
E tra le luci delle torce,
ballano i neri de La Piedad.
Si unisce (in matrimonio) Pancho, re del candombe
con la mulatta più federale,
E  nelle caserme de la Recova,
sogna il mulatto sentimentale.

Balla, mulatta bella,
sotto la luna piena,
che al ci-chi-ci della sonagliera,
canta il nero del tamburo.
Balla, mulatta bella,
dalla divisa rossa
che ti stanno guardando gli occhi
del nostro Restaurador.

È servitala mazamorra
ed il cioccolato tradizionale
e il preferito piatto de locro,
che ha preparado il buon federale.
E al suono felice dei tamburi
i fidanzati vanno alla Concepción
e al passare brindano, i mulatti,
per la più Santa Federación.

Questa milonga ci offre uno spaccato della realtà argentina alla metà del XIX secolo. Tra il 1830 ed il 1850, durante il dominio tirannico di Juan Manuel José Domingo Ortiz de Rosas y López de Osornio che fu nominato “Restauratore delle Leggi e Istituzioni della Provincia di Buenos Aires” dalla legislatura vigente nel dicembre del 1829 inizió una blanda campagna contro gli indios, sterminati sucessivamente dai governi di Bartolomé Mitre, Domingo Sarmiento e di Julio Argentino Roca. Nel 1842, Rosas, ottiene un potere assoluto sul territorio nazionale, si autoproclama “tiranno unto dal Signore per la salvezza della patria” e dissolve la Camera dei Rappresentanti. Il Restaurador mantiene il potere anche grazie all’esercito personale che organizzò nella Pampa per combattere gli indios quando era proprietario terriero ed allevatore di bestiame. Rosas usava come spie per combattere la dissidenza i mulatti (nati dal matrimonio interrazziale tra una persona bianca e una nera) che solitamente erano servi nelle case delle famiglie ricche. Dissidenza frenata con tortura, prigione e anche pena di morte. Gli afro cubani durante il carnevale ed alle feste di matrimonio ballavano i ritmi che più tardi convergeranno nel tango come il candombe ad esempio.

Mazorqueros: polizia del governo chiamata Società Popolare Restauratrice o Mazorca. La tortura più comune era di natura invasiva (el choclo…).
Monserrat: rione vicino la Plaza de Mayo.
La Piedad: confraternita religiosa.
Candombe: ballo ritmico dei neri.
Federal: i seguaci di Rosas fautori dell’autonomia federale.
Cuartele de la Recova: caserme in Plaza de Mayo che costituivano il forte militare. Oggi non esistono più.
Restaurador: Juan Manuel de Rosas
Mazamorra: alimento fatto di mais cotto e dolcificato.
Locro: zuppa di mais, verdure e carne.
Conceptión: chiesa di San Telmo (Indipendencia e Tacurí).

Un ringraziamento a UltimaTanda.it per la gentile possibilità di condivisione.