Letras: il tango e le sue parole | Una emoción

“Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.

La  lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”

Una emoción Tango

Música: Raúl Kaplún
Letra: José María Suñé

Vengan a ver que traigo yo
en esta unión de notas y palabras,
es la canción que me inspiró
la evocación que anoche me acunaba.
Es voz de tango modulado en cada esquina,
por el que vive una emoción que lo domina
, quiero cantar por este son
que es cada vez más dulce y seductor.
Envuelto en la ilusión anoche lo escuché,
compuesta la emoción por cosas de mi ayer,
la casa en que nací,
la reja y el parral,
la vieja calesita y el rosal.
Su acento es la canción de voz sentimental,
su ritmo es el compás que vive en mi ciudad,
no tiene pretensión,
no quiere ser procaz,
se llama tango y nada más.
Esta emoción que traigo yo,
nació en mi voz cargada de nostalgia.
Siento un latir de rebelión
cuando a este son sus versos le disfrazan.
Si es tan humilde y tan sencillo en sus compases,
porque anotarle un mal ejemplo en cada frase.
Con este resto de emoción
muy fácil es llegar al corazón.
Envuelto en la ilusión anoche lo escuché,
compuesta la emoción por cosas de mi ayer,
la casa en que nací,
la reja y el parral,
la vieja calesita y el rosal.
Su acento es la canción de voz sentimental,
su ritmo es el compás que vive en mi ciudad,
no tiene pretensión,
no quiere ser procaz,
se llama tango y nada más

Una emozione Tango

Musica: Raúl Kaplún
Testo: José María Suñé

Venite a vedere cosa porto io
in questa unione di note e di parole,
è la canzone che mi ispirò
l’evocazione che ieri notte mi cullava.
E’ voce di tango modulato ad ogni angolo,
per chi vive un’emozione che lo domina,
voglio cantare per questo suono
che ogni volta è più dolce e seduttore.
Avvolto dall’illusione ieri notte l’ascoltai,
composita l’emozione per le cose del mio passato,
la casa in cui nacqui,
l’inferriata ed il pergolato,
la vecchia giostrina ed il roseto.
La sua enfasi è la canzone sentimentale,
il suo ritmo è il pulsare vivo della mia città,
non ha pretese,
non vuol esser procace,
si chiama tango e niente più.
Questa emozione che porto io,
nacque nella mia voce carica di nostalgia.
Sento un impulso di ribellione
quando di quel suono mascherano i versi.
Se è tanto umile e tanto semplice nelle sue battute,
perché cercare un cattivo esempio in ogni frase.
Con questo rimasuglio d’emozione
è molto facile arrivare al cuore.
Avvolto dall’illusione ieri notte l’ascoltai,
composita l’emozione per le cose del mio passato,
la casa in cui nacqui,
l’inferriata ed il pergolato,
la vecchia giostrina e il roseto.
La sua enfasi è la canzone sentimentale,
il suo ritmo è il pulsare vivo della mia città,
non ha pretese,
non vuol esser procace,
si chiama tango e niente più.