Letras: il tango e le sue parole | REMEMBRANZAS
“Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.
La lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”
Remembranzas Tango
Música: Mario Melfi
Letra: Mario Battistella
Cómo son largas las semanas
cuando no estás cerca de mí
no sé qué fuerzas sobrehumanas
me dan valor lejos de ti.
Muerta la luz de mi esperanza
soy como un náufrago en el mar,
sé que me pierdo en lontananza
mas no me puedo resignar.
¡Ah¡ qué triste es recordar
después de tanto amar,
esa dicha que pasó…
Flor de una ilusión
nuestra pasión se marchitó.
¡Ah¡ olvida mi desdén,
retorna dulce bien,
a nuestro amor,
y volverá a florecer
nuestro querer
como aquella flor.
En nuestro cuarto tibio y rosa
todo quedó como otra vez
y en cada adorno, en cada cosa
te sigo viendo como ayer.
Tu foto sobre la mesita
que es credencial de mi dolor,
y aquella hortensia ya marchita
que fue el cantar de nuestro amor.
Rimembranze Tango
Musica: Mario Melfi
Testo: Mario Battistella
Come sono lunghe le settimane
quando non sei vicino a me
non so quali forze sovrumane
mi danno coraggio lontano da te.
Morta la luce della mia speranza
sono come un naufrago nel mar,
so che mi perdo nella lontananza
ma non posso rassegnarmi
Ah! Che triste ricordare
dopo tanto amare
la felicità che passò…
Fiore di una illusione
la nostra passione si appassì
Ah! Dimentica il mio disprezzo!
Ritorna dolce bene,
al nostro amore,
e tornerà a fiorire
il nostro amore
come quel fiore.
Nella nostra stanza calda e rosa
tutto è rimasto come l’altra volta
e in ogni ornamento, in ogni cosa
ti continuo a vedere come ieri.
La tua foto sul tavolinetto
che è documento del mio dolore,
e quell’ortensia già appassita
che fu il canto del nostro amore.