Letras: il tango e le sue parole | Cambalache

“Ballando ci si emoziona al suono di un violino, o di un bandoneón, si interpretano ritmi e melodie, si parla di quell’artista o di quell’altro […] Eppure mi sono convinto che […] la maggior parte dei ballerini non abbia piena consapevolezza del significato delle parole che animano i tanghi, i vals e le milonghe che abitualmente si ballano.

La  lingua utilizzata dai parolieri del tango è una mescolanza di idiomi…porteño, lunfardo (verlain di Buenos Aires), spagnolo, castigliano, italiano, ecc.
Inoltre non tutti gli interpreti cantano l’intero tema; questo rende diverse le versioni di uno stesso brano, secondo il cantante o l’orchestra che lo esegue.”

Cambalache (tango)  – 1934

Música y Letra: Enrique Santos Discepolo

Que el mundo fue y será una porquería
ya lo sé…
(¡En el quinientos seis y en el dos mil también!). Que siempre ha habido chorros,
maquiavelos y estafaos,
contentos y amargaos,
valores y dublé…
Pero que el siglo veinte es un despliegue
de maldá insolente, ya no hay quien lo niegue. Vivimos revolcaos en un merengue
y en un mismo lodo todos manoseaos…
¡Hoy resulta que es lo mismo
ser derecho que traidor!…
¡Ignorante, sabio o chorro,
generoso o estafador!
¡Todo es igual!¡Nada es mejor!
¡Lo mismo un burro que un gran profesor!
No hay aplazaos ni escalafón,
los inmorales nos han igualao.
Si uno vive en la impostura
y otro roba en su ambición,
¡da lo mismo que sea cura,
colchonero, rey de bastos, caradura o polizón!… !Qué falta de respeto,
qué atropello a la razón!
¡Cualquiera es un señor! ¡Cualquiera es un ladrón! Mezclao con Stavisky va Don Bosco y “La Mignón”, Don Chicho y Napoleón, Carnera y San Martín… Igual que en la vidriera irrespetuosa
de los cambalaches se ha mezclao la vida,
y herida por un sable sin remaches
ves llorar la Biblia contra un calefón…
¡Siglo veinte, cambalache
problemático y febril!…
El que no llora no mama
y el que no afana es un gil!
¡Dale nomás! ¡Dale que va!
¡Que allá en el horno
nos vamo a encontrar!
¡No pienses más,
sentate a un lao,
que a nadie importa si naciste honrao!
Es lo mismo el que labura
noche y día como un buey,
que el que vive de los otros,
que el que mata, que el que cura
o está fuera de la ley…

Cambalache (tango) – 1934  

[Cambalachesignifica robivecchi, rigattiere ma assume anche il significato di situazione di caos e rumore.]

Música y Letra: Enrique Santos Discepolo

Che il mondo fu è sarà una porcheria
già lo so…
(Nel cinquecentosei e anche nel duemila!)
Che sempre ci siano stati ladri,
ingannatori e truffati,
contenti e avviliti,
valori e imitazioni…
Ma che il ventesimo secolo sia uno schieramento di
male insolente, non c’è nessuno che lo neghi.
Viviamo travolti in una baraonda
e nello stesso fango tutti impastati…
Oggi risulta ch’è lo stesso
esser retto o traditore!…
Ignorante, saggio, ladro,
generoso o truffatore!
E’ tutto uguale! Niente è migliore!
Lo stesso un asino che un grande professore! Non ci
sono bocciati ne’ graduatoria,
gli immorali ci hanno uguagliato.
Se uno vive nell’inganno
e un altro ruba per ambizione,
è lo stesso che sia prete,
materassaio, re di bastoni, faccia di bronzo o clandestino !… Che mancanza di rispetto, che affronto alla ragione! Chiunque è un signore !
Chiunque è un ladro !
Mischiato con Stavisky va Don Bosco e “La Mignon”,
Don Chicho e Napoleone, Carnera e San Martìn…
Come la vetrina irrispettosa
dei rigattieri s’è mischiata la vita,
e ferita da una lama senza filo
vedi piangere la Bibbia accanto allo scaldabagno.
Secolo ventesimo rigattiere
problematico e febbrile!…
Chi non piange non poppa
e chi non ruba è un fesso !
Dacci dentro dai ! Dai che va bene !
Che là all’inferno
ci incontreremo!
Non pensarci su,
stattene da parte,
che a nessuno importa se sei un uomo d’onore!
E’ lo stesso chi fatica
notte e giorno, come un bue,
che chi vive degli altri,
chi ammazza, chi guarisce
o sta fuori della legge…

NOTE SUI PERSONAGGI CITATI
a cura di Marcia Rosati

  • Alexander Stavisky
    Truffatore internazionale morto suicida in un carcere di Baiona (Bayonne, in Francia) nel 1934.
  • Don Bosco
    Fondatore dell’ordine dei Salesiani, canonizzato da Pio XI nello stesso anno. Qui citato ad emblema della santità e di una esistenza votata all’altruismo.
  • Don Chicho
    Nomignolo di Juan Galiffi, capo della mafia argentina,arrestato e processato nel 1932.
  • Primo Carnera
    Pugile italiano campione mondiale dei pesi massimi nel 1933.
  • ..maquiavelos
    Nel contesto colloquiale del testo si riferisce non tanto al Niccolò Machiavelli letterato e funzionario cinquecentesco (Il Principe) quanto alla accezione più consuetamente popolare di: “persona furba e calcolatrice”.
  • La Mignón
    Dal francese “mignonne”, che significa graziosa, amata, prediletta ma anche “amante”. E’ con quest’ultimo significato che qui Discépolo usa il termine: come sinonimo di “mantenuta” appunto.
  • San Martín
    José de San Martín, generale e politico argentino che concepì e mise in atto il piano dell’indipendenza dell’Argentina, del Cile e del Perù, nel quadro dell’emancipazione del continente sudamericano.
  • Napoleón
    Insieme a San Martín, questo personaggio storico universalmente conosciuto per le sue imprese militari viene intenzionalmente mescolato da Discépolo agli altri più effimeri “eroi” da rotocalco sportivo o sensazionalista.

PER APPROFONDIRE: “CAMBALACHE | IL CONTESTO”

Un ringraziamento a La Milonga Di Alvin  per la gentile possibilità di condivisone. 

Parti tratte da Antiwarsongs.org